Prestiti cambializzati



La normativa vigente offre a coloro i quali hanno difficoltà nel chiedere denaro, la possibilità di accendere dei finanziamenti o prestiti cambializzati. La particolarità di questo tipo di accesso al credito consiste nel pagamento delle rate mensili, che a differenza delle normali procedure, vengono riscosse attraverso le cambiali, titoli di credito che offrono la possibilità di pignoramento qualora non vengano saldati. Pertanto ciò assicura una garanzia al creditore, in particolar modo per le persone già protestate o comunqe segnalate al Crif o in altre banche dati come cattivi pagatori.



Gli importi ovviamente non sono elevatissimi, ma comunque trattandosi di una tipologia particolare di prestito personale, non è necessario comunicare lo scopo o il fine del denaro richiesto, proprio perchè appunto non sono finalizzati. La mancata verifica della posizione creditizia del consumatore non esclude però il fatto che comunque bisogna presentare delle garanzie, altrimenti non sarà possibile avere elargito il denaro; fra queste vi è l’obbligo di consegnare la dichiarazione dei redditi, il tfr o attestati di proprietà di case o immobili o la firma di un garante stesso, in base alle diverse tipologie di lavoratori, dipendenti o autonomi. L’importo della rata non può superare il 30% del totale netto mensile nel caso degli impiegati, e la durata massima non può superare i 10 anni, come la stragrande maggioranza dei prestiti più comuni. Entro qualche giorno comunque le procedure vengono completate al fine di rendere il denaro richiesto in circa una settimana; ovviamente è sconsigliato contrarre questo tipo di prestiti se si ha la possibilità, poichè le spese istruttorie per le cambiali e per l’incasso del denaro sono abbastanza elevate rispetto alle normali riscossioni.


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