Cambiate le regole di contabilità, il caos sui bilanci resta. Anzi aumenta. In vista della prossima scadenza per la presentazione del bilancio di previsione 2017-2019 ai Consigli comunali da parte della Giunta, molti comuni italiani si trovano in difficoltà. Entro il 15 novembre, infatti, la Giunta di ogni Comune d’Italia dovrà presentare al proprio Consiglio lo schema del Bilancio di previsione, accompagnato dalla nota di aggiornamento relativa al Documento Unico di Programmazione. Programma finanziario che dovrà poi essere approvato entro la fine dell’anno.

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In vista delle imminenti scadenze, restano però moltissimi dubbi sulla questione, primo tra tutti quello relativo all’utilizzo dell’avanzo di amministrazione e del debito. Non dimentichiamo, poi, le enormi difficoltà delle amministrazioni riscontrate già in fase di approvazione del passato bilancio consuntivo: scadenza del 30 aprile non rispettata in moltissimi casi (al punto che il presidente dell’Anci aveva chiesto maggiore elasticità alle prefetture), nuova contabilità e comuni presi per la gola. A preoccupare è soprattutto il futuro incerto di alcuni comuni, chiusi nella morsa dei debiti.


Tra il caos generale delle amministrazioni, vi è poi il caso di Roma dove per la neo-sindaca Virginia Raggi al caos generale, comune a molte delle amministrazioni italiane, si aggiunge quello relativo alla mancata e tardiva nomina al nuovo assessore al bilancio. Dopo le dimissioni di Minenna, l’amministrazione capitolina si trova ad affrontare la sua prima crisi. Il Governo, nonostante da anni le approvazioni da parte dei Consigli comunali relative al bilancio vadano ben oltre le scadenze, sembra non temere grossi ritardi. Possiamo comunque ipotizzare una possibile proroga alla data del 28 febbraio.


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