Agenti di commercio: per quali business sono indispensabili (e perché)



Molte più aziende di quel che si immagina, in molte più circostanze di quel che si immagina farebbero bene ad avere nel proprio team degli agenti di commercio. Qui di seguito proveremo a capire meglio perché e a elencare i casi in cui conviene rivolgersi a un agente di vendita che è sì, come suggerisce lo stesso nome, un esperto nella promozione e nella vendita di prodotti e servizi ma, anche, in molte occasioni uno straordinario ambasciatore del brand.

Cosa fa di mestiere un agente di commercio è, infatti, trovare per le aziende con cui collabora dei contatti a monte e, a valle, trasformare questi lead potenziali in clienti concreti: già da questo si intuisce come la ricerca agenti è una task tanto strategica, quanto critica e a cui dedicare la giusta attenzione e le giuste risorse.

Cinque casi in cui si ha bisogno di uno o più agenti di commercio

Il caso più iconico in cui un’azienda non può fare a meno di venditori professionisti è quello in cui fornisca prodotti all’ingrosso o servizi B2B: in circostanze come queste l’agente di commercio è, di fatto, il punto di incontro tra azienda e clienti e a lui spetta il compito di negoziare i prezzi, organizzare la consegna merci e ogni altro aspetto logistico, assicurarsi la ricorsività degli ordini o altre particolari condizioni contrattuali e via di questo passo.

Anche nella vendita al dettaglio, però, si fa ancora – e proficuamente – ricorso all’agente di vendita quando per il particolare tipo di settore in cui si opera, in genere un settore di nicchia, la vendita diretta e il vecchio porta a porta assicurano risultati migliori della vendita in store o via Internet. Ci sono aziende, e qualche noto brand di aspirapolveri e robot per la casa è la prima realtà a cui è spontaneo pensare, che non hanno mai avuto punti vendita ma hanno sempre venduto tramite venditori.

È un modo come un altro, e anzi forse il più capillare, per presidiare il territorio. Cercare degli agenti di commercio conviene, non a caso, a chi opera in settori piuttosto affollati e in mercati in cui ci sia abbondanza di competitor. Dove i fornitori di latticini non mancano, per esempio, un caseificio farebbe meglio ad avere la propria rete di venditori fidati nella zona in modo da assicurarsi almeno i grandi clienti e curare con loro un rapporto quanto più continuativo possibile.

Per ragioni simili anche chi abbia intenzione di internazionalizzare la propria azienda partendo dall’export dei propri prodotti farebbe meglio a percorrere per prima la via degli agenti di commercio locali. In questo caso gli addetti alle vendite hanno soprattutto una visione più completa e matura del mercato estero che si sta provando a penetrare e possono rivelarsi per questo utili consiglieri per l’azienda nel definire le strategie di espansione, più di quanto non facciano i distributori esteri. Qualche garanzia in più per l’azienda viene per altro dal fatto che, a seconda del contratto stipulato con l’agente di commercio, suoi possono essere gli oneri su merci invenduti, contratti non rispettati, eccetera.

Più in generale un venditore professionista è la via più facile per entrare all’interno di reti di vendita, quelle che riguardano per esempio una particolare filiera, considerate strategiche per la propria azienda e all’interno delle quali poter stabilire nel tempo una posizione dominante.

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