Segnali timidamente positivi per il nostro paese. Secondo gli ultimi dati resi noti sul Sole 24 Ore, il pil italiano avrebbe registrato una crescita dello 0,3% rispetto al trimestre precedente. Un risultato senza dubbio importante per l’Italia ancora in affanno per la crisi iniziata del 2008, ma dalla quale sembra stia timidamente uscendo. Il dato appare quanto mai positivo vista l’accelerazione rispetto al trimestre precedente, periodo nel quale la crescita registrata risultava di poco superiore allo zero con lo 0,2% mentre l’aumento risulta ancora maggiore se paragonato al primo trimestre del 2015 con un punto percentuale in più.

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A rivelare i dati è l’Istat che ha aggiunto come il primo trimestre dell’anno in corso abbia avuto, in realtà, due giornate lavorative in meno rispetto al trimestre passato mentre il numero di giornate lavorative, rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso è lo stesso. Valutando anche questi dati, la crescita sarebbe, invece, del 0,6%. E’ l’industria a conseguire i risultati migliori con una crescita dello 0,3%, una situazione positiva anche per quanto riguarda il settore dei servizi. Segno completamente opposto, invece, per il settore agricolo, ancora in affanno per il calo della domanda. Cresce, invece, il commercio interno mentre cala l’export. Una situazione che volge cautamente al segno più anche negli altri paesi dell’Eurozona con una media che si stabilizza sul più 0,5%. Anche la Francia ha registrato, nello stesso periodo dell’anno, un aumento netto di mezzo punto percentuale mentre la Gran Bretagna si ferma al più 0,4%.


Vanno peggio le cose oltreoceano con gli Usa che hanno registrato un aumento dello 0.1%. La tendenza vede il Regno Unito in testa alla crescita del Pil con un aumento del 2,1%  mentre gli Usa si fermano all’1,9% e la Francia all’1,3%. Dati non molto positivi sull’inflazione nel nostro paese che, nel mese di aprile, ha conosciuto un nuovo calo con la perdita di un decimo di punto contro unvalore tendenziale del meno mezzo punto percentuale.

 


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