La ripresa economica, che tanto era stata attesa e desiderata negli ultimi anni di crisi, pare essere arrivata con il 2015. La notizia ci giunge da un’indagine condotta dall’Abi e dal Codacons secondo i quali il 2015, già solo nel primo quadrimestre, si caratterizza per la ripresa economica, riduzione della disoccupazione e non solo. Secondo le indagini condotte, tra gennaio e aprile 2015 si è registrato un forte calo dei tassi di interesse, fissi e variabili, comportando, parallelamente, una diminuzione dell’importo della rata del mutuo mensile.

Mutui per la casa

Maggiori richieste di mutui e tassi ai minimi

La ragione di questa sorprendente crescita delle richieste di erogazioni dei mutui va attribuita alla politica della Banca Centrale Europea, che oggi ha fatto registrare dei tassi al minimo. Si parla di un valore inferiore anche al 3% per i mutui a tasso fisso, mentre per quelli a tasso variabile, si registrano offerte al 1.5%

Tasso fisso o variabile?

Secondo i dati riportati da MutuiOnline.it, da gennaio a marzo, delle erogazioni di mutuo circa il 53% erano a tasso fisso, il 44% era rappresentato da mutui a tasso variabile e solo il 4% da mutui a tasso misto. Grazie all’azzeramento degli indici interbancari, cresce la percentuale dei mutui a tassi variabili. Tuttavia si continua a credere che sia più vantaggioso accendere mutui a tassi fissi, che consentono al mutuatario di sapere, sin da subito, l’importo dovuto. Molto dipende, comunque, dalla durata del mutuo acceso. Va anche detto che quando si decide di accendere un mutuo è importante valutare attentamente la scelta tra fisso e variabile. Per questo oggi alcuni istituti di credito come la banca online HelloBank offrono ai loro clienti strumenti per il calcolo preventivo della rata del mutuo, così da poter simulare i costi e la durata.


I dati dell’Abi

Probabilmente ci troviamo ancora lontani dai dati registrati negli anni precedenti alla crisi, ma questa piccola ripresa appare oggi una grandissima conquista, indice che in futuro le cose possono ancora cambiare e migliorare. Le indagini Abi, che hanno considerato 78 banche circa, evidenziano una forte ripresa del mercato dei finanziamenti alle famiglie per l’acquisto di case.

Se nel 2014 si erano registrati erogazioni di mutui per un valore di 5 miliardi, oggi i dati registrano, invece, un incremento di 2 miliardi per lo stesso periodo. Tra gennaio e marzo 2015, infatti, vi è un ammontare di nuove erogazioni di mutui per un valore di quasi 8 miliardi di euro. Si pensa, quindi, ad un incremento su base annua di quasi il 51%. L’incremento delle erogazioni di mutuo nei primi mesi del 2015, sebbene non regga il confronto con quello degli anni del benessere, è sicuramente indice di sollevamento delle sorti del nostro Paese. A conferma di quanto si dice, basta confrontare il primo trimestre 2015 con quello del 2013, quando si registravano erogazioni di mutuo pari a 4 miliardi di euro.

Maggiore richiesta di mutui

La sempre maggiore richiesta di erogazione di mutui interessa l’intera penisola, da nord a sud. Secondo la mappa dei mutui, nata dalla collaborazione tra Il Sole 24 Ore e CRIF Res, la richiesta di mutuo è particolarmente concentrata al nord: Lombardia, con un valore di 345 mutui concessi al giorno. Al centro spicca, invece, il Lazio con 201 erogazioni di mutuo al giorno. Stupisce, invece, il Sud con un notevole aumento, a differenza degli anni passati , delle erogazioni di mutuo in Puglia: 79 circa al giorno.

Soffermandoci su questa regione che, in questi tre mesi del 2015, ha subito una sorprendente ripresa, è il 56% degli uomini, contro il 44% delle donne, a chiedere giornalmente nuove erogazioni di mutuo. Le principali richieste di mutuo, che rispetto allo scorso anno sono aumentate di quasi l’85%, al giorno, sono principalmente concentrate a Bari: 49 al giorno , dove si registra un aumento, rispetto al passato, del 150%. Seguono Foggia e Taranto con 10 richieste giornaliere, Lecce con 6 e Brindisi con 4.


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